Assicurazioni Auto

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La responsabilità civile auto, sovente abbreviata con la sigla RC auto, è una copertura assicurativa obbligatoria in Italia dal 1969. Il suo scopo è coprire i danni che il conducente può arrecare a terzi in caso di sinistro. Il meccanismo di funzionamento è semplice: il soggetto che desidera assicurarsi versa una somma, detta premio, alla compagnia assicuratrice, la quale, in cambio, si impegna ad intervenire per coprire i danni che tale soggetto cagioni a terzi in caso di sinistro. In sostanza, in caso di incidente, sarà la compagnia a pagare i danni causati a terzi al posto del soggetto assicurato che li ha causati. Ciascun contratto assicurativo, poi, è caratterizzato da massimali, cioè somme che rappresentano l'ammontare massimo che sarà disposta a pagare la compagnia per coprire i danni. È bene precisare che l'assicurazione per responsabilità civile dell'auto è obbligatoria non solo se si guida un veicolo, ma anche nel caso in cui esso venga lasciato in sosta su un'area pubblica. Ecco perché bisogna sempre esporre in maniera visibile sul parabrezza dell'auto il contrassegno assicurativo, cioè un tagliandino comprovante il fatto che il veicolo è assicurato e riportante la data di scadenza della copertura. Non è, invece, obbligatoria l'assicurazione per i veicoli che circolino o sostino esclusivamente in aree private.

Come detto, è obbligatoria l'assicurazione per responsabilità civile. Per quanto attiene, invece, altre tipologie di coperture, le cosiddette garanzie accessorie, esse non lo sono, pertanto ciascuno può optare per includerle o meno nel proprio contratto assicurativo. Le compagnie, poi, offrono la possibilità di scegliere, anche singolarmente, quali garanzie accessorie comprendere e quali no, al fine di permettere di completare il pacchetto assicurativo a ciascuno in maniera personalizzata e flessibile.

Le garanzie accessorie sono delle coperture assicurative ulteriori rispetto alla RC auto, per mezzo delle quali il soggetto assicurato può tutelarsi contro rischi di vario genere, quali, ad esempio, gli atti vandalici che può subire il proprio veicolo, il furto, l'incendio, la rottura dei cristalli e molti altri. Generalmente, le garanzie accessorie, e questo può valere per tutte, sono caratterizzate da delle franchigie o da degli scoperti, cioè porzioni di risarcimento del danno che, nonostante la copertura assicurativa, restano a carico del soggetto assicurato. Per fare un esempio, se la garanzia accessoria copre i danni da atti vandalici, ma ha una franchigia di 200 euro, allora, nel caso di un atto vandalico che abbia cagionato danni al mezzo assicurato per 600 euro, 200 euro saranno a carico del contraente, mentre i restanti 400 euro saranno a carico della compagnia. Chiaramente, se il danno è inferiore alla franchigia, la compagnia assicurativa non indennizza alcunchè, dato che l'indennizzo corrisponde alla differenza positiva tra l'ammontare totale del danno e la franchigia. Ciò non vale per lo scoperto, generalmente, in quanto esso viene, nella maggior parte dei casi, calcolato come percentuale del danno.

Nella maggior parte dei casi, la polizza assicurativa auto si basa sul meccanismo cosiddetto bonus-malus, che prevede dei sistemi premianti per gli assicurati che non provocano sinistri. Il bonus-malus, infatti, ricompensa con degli incentivi i soggetti che non hanno incidenti con colpa nel corso del periodo di copertura, incentivi che possono consistere, ad esempio, nell'aumento dei massimali per il periodo successivo, oppure in una riduzione del premio da pagare. In questo modo, l'assicurato diligente e che ha tenuto un buon comportamento ottiene dei vantaggi per il periodo assicurativo seguente. Ad ogni assicurato viene assegnata una classe di merito in base ai sinistri che ha provocato nel periodo assicurativo. Le classi di merito sono 18 e vanno dalla prima, nella quale si collocano i soggetti che non hanno provocato incidenti, all'ultima, in cui ci sono le persone che hanno causato sinistri con maggiore frequenza. La classe di merito può variare: se l'assicurato non ha causato incidenti nel corso del periodo assicurativo, allora avanza di una classe; se, invece, ha cagionato incidenti retrocede. La prima classe di merito è quella più economica, cioè richiede il pagamento di un premio più ridotto da parte dell'assicurato, mentre, muovendosi verso le classi di merito più alte, quindi verso la diciottesima, il premio da pagare è maggiore. Ogni compagnia assicurativa può, poi, prevedere un sistema di classi interne differenti.

Un soggetto che si assicuri per la prima volta verrà collocato nella quattordicesima classe di merito, in quanto la compagnia assicuratrice non ha elementi per basarsi sulla condotta tenuta in passato da costui. È, però, possibile ricorrere al Decreto Bersani (Legge 40/2007), il quale permette a chi si assicuri per la prima volta di acquisire la classe di merito di un componente stabilmente convivente del suo nucleo familiare già assicurato (ad esempio, un genitore). In questo modo, invece di partire dalla quattordicesima classe, l'assicurato ha la possibilità di partire da una classe molto più economica. Allo stesso modo, un soggetto che acquisti un secondo veicolo può usufruire della propria classe di merito che già possiede relativamente al primo veicolo assicurato del medesimo tipo. Il Decreto Bersani è valevole solo per veicoli della medesima tipologia (ad esempio, è possibile acquisire la classe di merito di un'auto per assicurare un'altra auto, ma non per assicurare una moto, in quanto si tratta di un tipo di veicolo differente).

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